La 880 001, proveniente dalle dismesse Officine di Cittadella, è il primo rotabile recuperato da SVF per la creazione del treno storico veneto, nell’ambito del progetto per l’istituzione della Ferrovia Turistica della Val Brenta e del Museo Ferroviario di Primolano.
Costruita nel 1916 negli stabilimenti Breda di Milano, ha trainato treni lungo tutta la Penisola. Subito dopo la fine del primo conflitto mondiale la troviamo assegnata a Trento, svolgendo servizio sulla linea della Valsugana, da poco passata interamente sotto la gestione delle FS.
Dal 1941 al 1967 risulta assegnata ai Depositi Locomotive di Roma S.L., Rimini, Velletri, Sulmona, Viterbo, Livorno, Grosseto, Cremona e Verona, per finire a Udine la sua carriera. Dal ’41 al ’43 viene noleggiata alle Ferrovie del Sud Est di Bari.
Effettuò l’ultimo treno speciale nel 1982 e successivamente fu acquistata nel 1987 dalle Officine di Cittadella, dove venne restaurata esteticamente ed esposta al pubblico in occasioni di varie manifestazioni.
Con la chiusura delle Officine, l’880 rimase abbandonata sul piazzale. Fu allora che la neonata Associazione SVF se ne fece custode nel 2006 e la trasferì a Padova. Da Interporto a Campo Marte, per poi ritornare all’Interporto e infine, nel 2010, il trasferimento a Primolano. Quatto anni di attesa e nel 2014 l’invio alla Lucato Termica di Castelletto Monferrato (AL) per la revisione generale. Il 2017 vede il ritorno dell’antica locomotiva in Valbrenta, dopo la conclusione dei lavori. È custodita nella Rimessa Locomotive, che oggi è diventata un museo ferroviario, assieme alle carrozze e ai carri del treno storico, tutti di proprietà di SVF.
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